GRA, perché il Grande Raccordo Anulare si chiama in questo modo? La storia che in pochi sanno

Ti sei mai chiesto perché il Grande Raccordo Anulare si chiama così? Se vivi a Roma o hai attraversato la città almeno una volta, probabilmente hai percorso un tratto di questa strada circolare che abbraccia la capitale. Ma c’è più di un semplice asfalto dietro a questo nome: c’è una storia, una visione e, naturalmente, la sua famosa forma.

 

Strada e auto
Strada e auto – Bladerunner.it

Perché “Grande Raccordo Anulare”?

artiamo dal nome. La parola “raccordo” suggerisce proprio la funzione principale di questa infrastruttura: mettere in collegamento le varie strade e autostrade che convergono verso Roma, rendendo più facile attraversare o aggirare la città senza dover entrare nel suo cuore congestionato dal traffico. Insomma, il GRA collega, appunto, raccorda.

Ma perché “anulare”? Questa è la parte divertente. Se lo guardi su una mappa, il GRA ha la forma di un enorme anello, come una specie di “cinghia” che circonda la città. Il termine “anulare” deriva proprio dal latino “anulus”, che significa anello, e descrive perfettamente la sua struttura circolare. Ecco spiegato il nome: una grande strada che fa il giro della capitale, collegando tutto senza bisogno di entrarci dentro.

Le origini del Grande Raccordo Anulare

Ma come nasce questa idea di creare un grande anello attorno a Roma? Per capire meglio, dobbiamo tornare indietro nel tempo, agli anni ’40. È proprio in quel periodo che nasce il progetto di una strada circolare che potesse agevolare il traffico attorno alla capitale, in un’Italia in piena espansione post-bellica. L’idea era di alleggerire il centro città, evitando che chi dovesse solo “passare” per Roma si trovasse bloccato nelle sue strade affollate.

I lavori veri e propri iniziano nel 1948, con la supervisione dell’ANAS (l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade). E qui c’è un aneddoto curioso: anche se molti credono che il GRA prenda il nome dall’ingegnere Eugenio Gra, che ne seguì la progettazione, la realtà è che il nome deriva proprio dalla forma anulare della strada. Però, chissà, forse questa coincidenza ha aggiunto un pizzico di leggenda alla storia del raccordo!

Come funziona oggi il GRA?

Il Grande Raccordo Anulare è diventato uno degli snodi più importanti d’Italia, lungo circa 68 chilometri e con una funzione vitale: collegare le principali arterie stradali che arrivano a Roma, ma senza intasare la città. Attraverso il GRA, puoi passare da un’autostrada all’altra, dirigerti verso gli aeroporti o verso le zone industriali senza dover affrontare il traffico cittadino. È una sorta di “salvavita” per chi non deve fermarsi in centro, ma ha bisogno di muoversi rapidamente.

Non solo: il GRA è diventato anche una via di comunicazione essenziale per chi vive nei quartieri periferici di Roma, che spesso gravitano attorno al raccordo. E per quanto il traffico possa sembrare caotico in certi momenti della giornata, immagina come sarebbe muoversi a Roma senza questa infrastruttura!

Il GRA nella cultura romana

Il Grande Raccordo Anulare non è solo una strada, è diventato quasi un simbolo della vita romana. Chiunque abiti nella capitale sa che il traffico sul GRA è un argomento comune di conversazione. “Come sta il GRA oggi?” potrebbe tranquillamente essere una delle domande più frequenti tra i romani. Ma il GRA è anche parte della cultura popolare: basti pensare al film documentario “Sacro GRA” di Gianfranco Rosi, vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 2013, che racconta le vite di chi vive lungo il raccordo, mostrando che questa strada è molto più di un semplice percorso di asfalto.

Una curiosità sul traffico

Sebbene il GRA sia stato progettato per migliorare il flusso del traffico attorno a Roma, in certi momenti può trasformarsi in un luogo di attesa infinita per gli automobilisti. Gli ingorghi sul raccordo sono famosi, tanto da essere diventati quasi un “rito” per chi vive a Roma. Il raccordo, però, è stato continuamente migliorato e ampliato negli anni per cercare di adattarsi all’enorme aumento del traffico, soprattutto negli ultimi decenni.

E tu, hai mai viaggiato sul GRA?

Il Grande Raccordo Anulare è una di quelle opere che, nel bene o nel male, accompagna la vita quotidiana di chi vive a Roma. È un passaggio obbligato, una scorciatoia, un’ancora di salvezza per evitare il traffico cittadino o una semplice strada che ti porta da una parte all’altra della capitale.

La prossima volta che ti ritrovi a percorrerlo, magari riflettici su: questa strada che a volte odiamo per il traffico è stata pensata per rendere la nostra vita un po’ più semplice.

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