Il personal trainer – molto conosciuto nel mondo dei vip – sarebbe stato coinvolto in una rissa in una nota discoteca di Milano nell’aprile scorso.
Secondo alcuni testimoni, quella sera sarebbe stato presente anche Fedez, che avrebbe urlato frasi minacciose a Iovino. Il tutto, ovviamente, da confermare. Delle indagini se ne sta occupando la Procura di Milano.
Il personal trainer dei vip, Cristiano Iovino, ha ricevuto il Tapiro d’Oro da Valerio Staffelli durante la puntata di “Striscia la Notizia” del 7 ottobre. Il Tapiro arriva dopo l’aggressione subita il 22 aprile da parte di Christian Rosiello e Islam Hagag, noti come Alex Cologno, entrambi ora agli arresti nell’ambito dell’inchiesta sulle curve di Inter e Milan.
Durante la consegna del Tapiro, Staffelli ha chiesto a Iovino se Fedez, che pare fosse presente durante l’aggressione, avesse comprato il suo silenzio, insinuando che ci fosse stato un pagamento per evitare una denuncia. Iovino ha negato di aver ricevuto denaro, rispondendo: “Ma quali soldi, magari…” e ha aggiunto che nessuno gli ha rotto un dente, notizia che invece era trapelata nell’immediatezza dei fatti.
La rissa che ha coinvolto il personal trainer Cristiano Iovino è avvenuta nella discoteca “The Club” di Milano nella notte tra il 21 e il 22 aprile scorsi. Secondo le ricostruzioni, la lite è iniziata all’interno del locale per via di una donna, identificata dagli investigatori come Ludovica Di Gresy. La situazione sarebbe degenerata e Iovino sarebbe stato successivamente aggredito sotto casa sua da un gruppo di persone, tra cui Christian Rosiello e Islam Hagag, amici e bodyguard di Fedez.
Fedez sarebbe stato presente durante l’aggressione, anche se non ci sono prove che avrebbe partecipato fisicamente alla rissa. Secondo alcune testimonianze, il rapper avrebbe urlato frasi minacciose contro il personal trainer. Tuttavia, Iovino ha negato di aver ricevuto denaro da Fedez per non denunciare l’accaduto.
La vicenda di Cristiano Iovino è indirettamente collegata all’inchiesta sulle curve di Inter e Milan, che ha portato alla luce un vasto sistema criminale che coinvolge le tifoserie organizzate delle due squadre e all’arresto di 19 persone. L’inchiesta ha rivelato come la ‘ndrangheta fosse coinvolta nella gestione dei biglietti, dei parcheggi e della vendita di bevande e gadget allo stadio San Siro. Tra gli arrestati ci sono Christian Rosiello e Islam Hagag, noti per essere bodyguard di Fedez e coinvolti nell’aggressione al personal trainer.
Secondo gli inquirenti, gli ultras esercitavano pressioni su allenatori e giocatori, con richieste di biglietti e altre forme di condizionamento. Inter e Milan non sono indagate, ma sono considerate parti lese.
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