Nuovo tapiro d’oro per Fedez. Il rapper è stato raggiunto da Valerio Staffelli mentre stava salendo in macchina.
La reazione dell’ex marito di Chiara Ferragni alla vista del giornalista Mediaset non è stata delle migliori. Scopriamo cosa è successo.
Nuovo tapiro d’oro a Fedez
Valerio Staffelli ha consegnato un altro Tapiro d’Oro a Fedez, portando il totale a 14. La consegna è legata agli arresti di due ultrà del Milan che lavoravano come guardie del corpo del rapper. Durante l’incontro, Staffelli ha chiesto a Fedez un commento su questa vicenda e sulle dichiarazioni di Taylor Mega riguardo alla loro presunta “coppia aperta”.
Fedez ha reagito con irritazione, minacciando di querelare Staffelli e rifiutandosi di rispondere alle domande. Dopodiché il cantante, incalzato dalle domande, ha chiesto al giornalista di lasciarlo andare.
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Valerio Staffelli ha dovuto “cedere” e ha lasciato andare Fedez, che non ha risposto a nessuna delle domande che gli sono state poste.
La vicenda degli ultrà
Intanto, la Procura di Milano ha avviato un’inchiesta che ha portato all’arresto di 19 capi ultrà di Inter e Milan. Questi arresti sono legati a presunti traffici illeciti e attività criminali all’interno delle curve, che coinvolgono anche figure vicine ai club.
Le società di Inter e Milan non sono formalmente indagate, ma sono state sottoposte a un “procedimento di prevenzione” per dimostrare di aver reciso i legami con il mondo ultrà. Questo procedimento potrebbe portare a sanzioni severe, come penalizzazioni in classifica o altre misure disciplinari, se le società – che al momento non sono indagate – non riusciranno a dimostrare la loro estraneità ai fatti.
La situazione è particolarmente delicata perché coinvolge anche dirigenti e giocatori delle due squadre, che avrebbero avuto rapporti stretti con alcuni esponenti del tifo organizzato. Gli ultrà arrestati sono accusati di diversi reati gravi. Le accuse principali sono: associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione e lesioni. Gli ultrà avrebbero creato un’organizzazione criminale per gestire attività illecite legate al mondo dello stadio. Sono accusati di aver imposto il pizzo sui parcheggi di San Siro e di aver estorto denaro per la vendita dei biglietti. Alcuni degli arrestati sono accusati di aver commesso atti di violenza fisica.
Queste attività criminali sarebbero state parte di un sistema ben organizzato che coinvolgeva anche la gestione dei biglietti e altre operazioni legate agli eventi sportivi.
La scoperta della rete criminale degli ultrà di Milan e Inter è il risultato di un’indagine approfondita andata avanti per mesi. Le autorità hanno utilizzato intercettazioni telefoniche, sorveglianza e testimonianze per raccogliere prove contro i capi ultrà. L’indagine ha rivelato l’esistenza di un “patto di non belligeranza” tra le tifoserie organizzate delle due squadre, che apparentemente serviva a mantenere la pace negli stadi, ma in realtà era finalizzato a gestire congiuntamente attività illecite per ottenere profitti. Tra le attività criminali scoperte ci sono estorsioni, traffico di biglietti e imposizione del pizzo sui parcheggi e sui venditori ambulanti.